Editoriale di Ludovica Cantarutti
Da questo numero l’uscita di CIORIA si accorcia di un numero. Uscirà infatti tre vole l’anno e non più quattro. Motivi di austerity ci hanno obbligato a ridurre le presenze sul territorio. Questo numero è diviso principalmente in due temi, le scritture e le avanguardie dell’hndicap. In mezzo qualche divagazione. Le scritture si rifanno ai nostri corsi di lingue particolari come l’arabo, il cinese ed il giapponese, quest’ultimo avviato da poco.
Il semplice approccio alle lingua permette di capire l’origine di modi di essere, chiarisce anche comportamenti ed usi ed approfondisce la nostra conoscenza di Paesi sui quali abbiamo magari dei preconcetti.
Incontrare un’altra lingua (e implicitamente una cultura lontana) permette di capire come le storie che alla fine legano tutto il mondo. Si tratta di una forma di globalità che abbiamo sempre avuto a portata di mano.
Le avanguardie dell’handicap è il secondi filone d’interesse del nostro sodalizio ed appare anche nel nostro Statuto. Quando veniamo a conoscenza di un metodo che potrebbe essere utile, pur se non ancora riconosciuto ufficialmente o poco pubblicizzato benché riconosciuto, amiamo particolarmente darne notizia soprattutto ai genitori che se ne possono avvalere per il miglioramento della salute e del benessere dei propri figli. Ma anche ai terapisti o semplicemente a chi è interessato s conoscere il nuovo che ci circonda.
Infine, ricordiamo ai nostri lettori che il 23 e il 30 maggio 2017 si svolgerà l’annuale Festival del Cinema Curdo.