settembre 2010

Editoriale
Scriviamo questo editoriale mentre la voce straordinaria del soprano armeno Lusine Zakarian dispiega la sua voce su canti armeni medievali, una voce da mozzafiato che ci ha lasciato nel 1992 (era nata nel 1937 ed è sepolta nella chiesa di Etchmiadzzu dove è stata per trentacinque anni soprano solista). La sua voce riempie il locale dove ci troviamo, lasciando la mente librarsi idealmente nei paesaggi che abbiamo visto nelle immagini della mostra fotografica di Udo Koehler che tanto successo ha ottenuto presso il Museo archelogico di Torre di Pordenone nel giugno/luglio scorso. Vogliamo licenziare così, continuando a portare con noi il filo della matassa armena, questo editoriale di settembre che ci vedrà impegnati con ancora qualche evento prima della chiusura di un altro anno di attività. Alludiamo alla cultura curda ed alla studiosa Mirella Galletti della quale è uscito recentemente un volume sulla cucina curda, attraverso il quale sarà più agevole incontrare usi e tradizioni di un popolo singolare e depredato, un popolo senza patria, se non quella storica che resta nella memoria. La nostra Associazione sta cercando una sede per poter realizzare una serie di progetti che ne richiedono una. Tale ricerca si svolge ormai da molti mesi e crediamo che un appello dalle colonne del nostro periodico possa arrivare alla sensibilità di chi in questo senso può aiutarci. Grazie.
Ludovica Cantarutti