Nota biografica dell’autore
J. CARLOS QUIROGA DIAZ
Professore di ruolo di Letterature Lusofane all’USC, Università di Santiago de Compostela. Ha pubblicato e pubblica su riviste di Portogallo, Galizia, Brasile, Spagna, Germania. Ha fondato e diretto la rivista galiziana di fiction O Mono da Tinta (1987-1991) ed ora è direttore della rivista Agàlia. È stato borista della Fondazione Calouste Gulbelkian (1991/92) di Lisbona, dell’Università Italiana per stranieri di Perugia (1983), dell’ICALP (attuale instituto Camões). Ha ricevuto il premio straordinario di dottorato con una tesi su Fernando Pessosa. Autore di g.o.n.g., più di venti poesie globalis (1999), di Periferias(1999), ha vinto, nel 1988, il premio alla Mostra di Teatro Infantile di Ferrol-terra con la piéce teatrale O Castelo da Lagoa, inedita sino ad oggi, ed ora pubblicata con il titolo Il Castello nello Stagno di Antela nella collana dei Quaderni dell’Associazione “via Montereale” di Pordenone. Le sue ultime pubblicazioni sono A espera Crepuscolar e Viagem ao Cabo Nom (2002).
Presentazione del Volume
C’è un’antica consonanza tra la storia del Friuli e quella gallega per quanto riguarda la memoria risalente ai Celti. Un motivo in più per presentare con piacere l’opera di J. Carlos Quiroga Diaz è in reltà il primo lavoro dell’autore galiziano che appare tradotto in Italia. In questo modo prosegue l’impegno del sodalizio nel voler proporre testimoni di spicco di culture diverse che raccontino soprattutto le radici in quella straordinaria ricerca spirituale che diventa distinzione specifica quando affidata al talento di un narratore. Oltre all’impegno di docente presso l’Università di Santiago di Compostela J. Carlos Quiroga Diaz è da sempre impegnato nella diffusione dei valori distintivi della cultira gallega o galiziana, di quella parte della Spagna nord-occidentale, cioè, legata agli antichi Celti di cui ancora oggi si conservano alcune tradizioni ruarali (come l’organizzazione della società contadina intorno al “pazo”, cioè il palazzo abitato dalla famiglia dei maggiorenti, la casa rurale con il caratteristico granaio sospeso su quattro pilastri, alcune feste e danze accomapnate dalla cornamusa) e ad una lingua dicversa dello spagnolo. La Galicia prende nome infatti dall’antica popolazione celtica dei galleci (o galleghi) prima di essere sottomessa dai Romani. La sua parlata ha maggiori affinià con il portoghese e tra il XII e XV era una lingua letteraria. Il lavoro della diffusione delle culture diverse appartenenti all’Unione e che si distinguono da quelle nazionali, e così per le lingue “minoritarie” , è materia “protetta” nelle finalità dell’Unione Europea. Ció sta a significare quale sia il valore di identificazione tra la “lingua materna” e le nostre origini in rapporto alla possibile proiezione verso il futuro. È questo il contributo o meglio la testimonianza che l’associazione “via Montereale” vuole Proporre, in quello spirito di considerazione della diversità che anima la sua esistenza ed i suoi progetti.
Ludovica Cantarutti
Testo del libro
Pagina 10
O Castelo da Lagoa de Antela
(un conto para el teatro e nom sò)
O CAMBIADOR: – Viajo polo mundo, detendo-me nas vilas e cidades onde quer que sejam queridos os meus serviços. Podo mesmo cambiar o tempo. Mas antes era admirado, a gente pagava bem estes serviços, e todos me conheciam como o caqmbiador do tempo. Agora ninguèm se importa jà por cambiar o tempo, o futuro e as viagens estàm nas revistas, e a vulgaridade anda à solta nas notas astrològicas.
(racconto per il teatro e non solo)
IL CAMBIATORE: – Viaggio il mondo trattenendomi tra paesi e città e ovunque siano richiesti i miei servigi. Posso predire il futuro, posso predire ad una famiglia i giorni favorevoli ai viaggi ed al commercio. Posso addirittura cambiare il tempo. Anticamente ero stimato per questo, la gente pagava bene tali servigi ed ero conosciuto da tutti come il cambiatore del tempo. Adesso non interessa più a nessuno cambiare il tempo, il futuro ed i viaggi si trovano già nelle riviste e la volgarità viaggia indisturbata nelle rubriche astrologiche.