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Editoriale
La voce delle donne indiane si è alzata. E noi l’accogliamo volentieri proponendo ai nostri lettori, tanto per iniziare bene l’anno nuovo, una serie di articoli della nostra grande amica indiana Urvashi Butalia, editore e attivista da sempre per l’emancipazione delle sue connazionali. Grazie a lei alcuni anni fa abbiamo presentato a Pordenone la mostra sui manifesti dell’emancipazione femminile indiana andati poi in esposizione a Parigi per la mostra sulla cultura indiana di qualche anno fa. Conosciuta in tutto il mondo Urvashi ha affrontato per noi un tema a lei consueto, quello del fiorire delle scrittrici indiane e del successo che queste scrittrici hanno e stanno avendo in patria e all’estero e del significato di questo fenomeno che ben si sposa con tutte le recenti manifestazioni delle donne contro le violenze che si perpetuano in India da sempre. Certo, a questo proposito potremmo guardare a casa nostra e già basterebbe, ma i fini della nostra Associazione ci impongono di guardare altrove, più lontano, per confrontare e sviluppare idee nuove capaci di farci crescere se non altro nella riflessione. Come giustamente si auspica la cultura.
Ludovica Cantarutti