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Editoriale

I riflettori puntati sul deserto si sono spenti. Tante persone che amano particolarmente questa vasta zona della terra, o dei semplici curiosi, se ne sono andati.

La seconda edizione del festival “Raccontare il deserto-Tinawen Tenere” si è conclusa dopo incontri, spettacoli, musiche, letture, teatro, realizzati con l’intento di avvicinare, per quanto possibile, i cittadini urbani all’atmosfera più straordinaria del mondo, il deserto appunto, territorio dei veri uomini liberi, quei Tuareg che a Pordenone hanno la loro più grande comunità in Italia. Un grazie particolare a tutti coloro che ci hanno aiutato in questa occasione come il Comune di Pordenone, la Regione Friuli Venezia Giulia, la Fondazione CRU e la BCC Pordenonese e tutti coloro i quali ci hanno manifestato il loro gradimento per gli eventi proposti.

In questo numero di Cicoria vogliamo, tuttavia, proporre uno strascico di quel misterioso mondo di sabbia e di cielo. Proponiamo così un servizio sul sultanato dell’Oman, prima di parlare d’altro.

L’attività della nostra Associazione presenterà prima della fine dell’anno tre eventi che riguardano l’India, il Tibet, la scrittura araba con un corso accessibile a tutti.

Il nostro andare non ha, dunque, fine, se non dopo aver ancora una volta ribadito quanto la diversità degli animi, delle culture e delle genti sia un autentico patrimonio, talvolta così affascinante da non poterci trattenere dall’andare “altrove”.

Ludovica Cantarutti